Trama e Storyline

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  1. erdély
     
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    1575, transilvania – la cittadina di Ardon decide di raccogliere un fondo monetario comune atto alla costruzione d’un piccolo castello a tre torri, collocato su una collina poco lontana dalla città. Il nome di questo castello ad oggi non ci è pervenuto, ma i documenti e i commentari dell’epoca riportano chiaramente quale fosse la funzione di tale costruzione, e cioè: il castello nasce come una sorta di ‘spaventapasseri’, funge da fortezza, che dall’alto della collina protegge Ardon e tiene da essa lontane tutte quelle specie di ‘mostri’ che l’essere umano ha sempre allontanato ed alienato. I vampiri, così simili agli uomini a parte per il bisogno continuo di bere sangue, gli antropomorphes, uomini capaci di prendere le sembianze di creature animali, e licantropi, uomini che una volta al mese si trasformano in lupi feroci ed assetati di carne umana. Tutte queste specie in quest’epoca sono solite girovagare insieme per tutta la Romania ed in particolar modo, com’è lecito dalla cultura comune sapere, in Transilvania. Ma qualcosa – tutt’oggi girano voci di una maledizione secondo la quale dietro il primo architetto si celava in realtà un vero e proprio licantropo – va storto. Il castello ebbe infatti sulle suddette creature l’effetto contrario a quello sperato: invece di scacciarli, li attirò a sé. In poco tempo gran parte dei vampiri e dei licantropi della Transilvania si riunirono lì, spaventando e schiavizzando le donne ed i bambini di Ardon e catturando gli uomini per farli prigionieri.

    1644, aldilà – scoppia una guerra intestina tra paradiso ed inferno. Da una parte, in alto, gli angeli, che vivono in pacifica anarchia in un mondo costruito da anime beate e santificate, dall’altra, in basso, i demoni, capeggiati dal demonio con il quale hanno fatto un patto, un corpo meraviglioso in cambio dell’impossibilità di scappare dall’aldilà e di far visita al mondo umano. Una fazione di demoni si ribella al demonio e sale in paradiso, dichiarando guerra agli angeli; in poco tempo i demoni hanno la meglio, iniziano a spadroneggiare in paradiso e capovolgono l’equilibrio del mondo umano, facendolo cadere in follia: gli uomini iniziano ad inventare, a capire, a scoprire, proseguono a marce serrate nella riscoperta delle proprie qualità intellettive, ed iniziano a farsi del male, ad inquinare, a creare armi di distruzione di massa, a farsi guerre crudeli ed insensate, la follia inizia lentamente a prendersi gioco di loro e contemporaneamente, come un riflesso, la follia si prende gioco anche del mondo dei morti; i peccatori governano sui beati e a questi è proposta una duplice scelta: rimanere in paradiso, accettando il governo dei demoni, e iniziare a convivere e ad accoppiarsi con loro, oppure scappare sulla terra, rinunciare a gran parte dei poteri sovrannaturali e diventare antropomorfi, diversi dagli uomini solo per la presenza delle ali. Gli angeli scendono quasi tutti in terra, lasciando l’aldilà ai demoni e ai traditori, e iniziano ad indebolirsi e ad acquistare, rimanendo comunque immortali, tutti i difetti e le debolezze tipici della razza umana.

    1681, maal’ka – scoppia una gravissima pestilenza ( di origine tuttora ignota ) nelle fatate terre di Maal’ka, che è il mondo sovrannaturale dimora di tutti gli spiriti legati alla natura, quali fate e folletti, sirene e tritoni, naiadi e ninfe e gli elfi. La popolazione viene decimata ed impoverita, la terra un tempo verde e rigogliosa diventa un terreno gravido di malattia e fertile di frutti, Maal’ka tutta si trasforma e diviene inabitabile, inospitale, assassina. I pochi rimasti, decimati, sono costretti ad aprire un portale e a riversarsi sulla Terra, a contatto col mondo umano.

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    1793, mondo umano – il pianeta Terra, gremito di uomini, è abitato anche dagli angeli e da tutti gli abitanti di Maal’ka, che disperatamente cercano di mantenersi nascosti all’occhio umano. Negli anni precedenti le varie razze avevano iniziato ad organizzarsi, frammentarsi e spargersi per il mondo, dividendosi in clan e tribù misti e viaggiando da un posto all’altro. Inutile dire che presto erano iniziati gli aspri conflitti per il territorio e per l’egemonia delle varie regioni. L’aria viziata del mondo umano, i difetti di questa specie, andarono a contaminare a poco a poco, durante gli anni precedenti il 1793, le varie specie magiche. Nel 1793 i conflitti giungono al termine con una guerra civile, occulta all’occhio umano, in cui i vari clan e tribù si scontrano l’uno con l’altro, senza un preciso motivo se non il debole pretesto di conquistare le varie terre, e con il passare degli anni la guerra diviene un terribile e spietato tutti contro tutti, che non fa altro che logorare e decimare ancora le popolazioni.

    1801, mondo umano – le popolazioni non umane passano quasi dieci anni a farsi la guerra ma nel frattempo Borogar Mevits, un elfo molto intelligente ed arguto, si distacca dalla carneficina delle sue popolazioni e si insinua sotto mentite spoglie nel mondo degli umani. Qui s’innamora di una ragazza, Frida, una ricercatrice scientifica intelligente e sveglia, e l’elfo si rende conto che il mondo umano non ha solo cattiveria e difetti, da offrire, ma ha anche una sviluppata qualità emotiva e un buono sviluppo delle parole. Borogar si convince di poter cambiare le sorti della popolazione magica in guerra, così diviene un retorico pacifista e solo con la forza delle parole, lottando per anni interi, riesce alla fine a far deporre le armi al mondo magico. Gli spiriti si calmano, le razze si riappacificano e tutti quanti si rifugiano in Transilvania, insieme, iniziando a vivere in modo pacifico per qualche anno.

    1832, transilvania – la convivenza tra razze continua pacifica sotto il governo di Borogar, che è divenuto ormai vecchio ed ha visto morire l’amore della sua vita, che però prima di andarsene gli ha donato il dono di una figlia. Borogar si accorge che è chiedere troppo approfittarsene così del territorio umano, seppur la Transilvania sia il grembo di un folklore molto fantasioso – incrementato soprattutto da questo periodo. In accordo con gli spiriti che abitano il castello di Ardon, licantropi e vampiri, Borogar decide di mandare alcune squadre specializzate attraverso un portale a Maal’ka, in modo da ripulirla e renderla di nuovo abitabile dagli spiriti. Questo portale non è stato più chiuso al fine di lasciare una via di comunicazione tra il mondo umano e Maal’ka, in segno di una solidarietà raggiunta con guerre e sangue. Piano piano alcuni individui delle specie magiche iniziano a riversarsi nel magico mondo, mentre altri rimangono sulla terra, senza uscire dalla Transilvania.

    1855, erdély – l’ultimo atto che Borogar compie sarà quello di creare una scuola, o meglio un collegio, nello stesso castello in cui licantropi e vampiri s’erano stabiliti, alle porte della fu Ardon. Il castello diviene quindi il collegio Erdély e al suo interno, in segno di solidarietà e fraternità tra razze, inizia a raccogliere, ospitare ed educare gli studenti di diverse specie, quali angeli, sirene, naiadi, ninfe, elfi, tritoni e folletti. La scuola di Erdély inizia la sua giovane vita e a capo d’essa viene messa la figlia di Borogar, una mezzelfa di nome Frida – come la madre – che per colpa di una misteriosa maledizione non invecchia né muore.

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    1855 / oggi – Presto la scuola di Erdély si ampia e inizia ad ospitare anche altre specie: tutti gli spiriti della morte diversi dai demoni ( che, invece, sono segregati nell’aldilà e non possono abitare nel mondo umano, a meno che non scappino ) affluiscono sulla terra e chiedono asilo, quindi la scuola si popola anche di fantasmi e arabesques; alcuni demoni riescono a scappare dall’aldilà e chiedono rifugio ad Erdély, che li ospita e li aiuta a non perire sotto il peso del loro contrappasso; la costante vicinanza tra popolo umano e popolo magico genera spesso e volentieri la nascita di ibridi, in particolar modo di mezzelfi e semidei, ma anche di altri ibridi nati dall’incrocio di diverse specie magiche, che vengono ospitati tra le mura di Erdély; nello stesso tempo la magia che fluisce fuori dal portale si riversa sul mondo umano e tra il popolo umano iniziano a nascere e crescere persone dotate di poteri sovrannaturali, strettamente legati alla natura, ‘prediletti’ che paiono conoscere perfettamente Maal’ka pur non essendoci mai stati: si tratta di maghi e streghe, che venendo a conoscenza negli anni di Erdély chiedono di essere ammessi e ricevono una risposta affermativa; infine, inevitabilmente, ogni tanto qualche essere umano si perde e s’avvicina pericolosamente ad Erdély, e tra quei pochi che hanno il coraggio di addentrarsi al suo interno e scoprire cosa nasconde ce ne sono ancora di meno che decidono di rimanerci, ad Erdély, e di vivere una vita a metà tra il sogno e il reale, decidendo di credere a tutte quelle fantasie e rischiando ogni giorno di impazzire. Erdély è diventata una scuola cosmopolita dove ogni specie ed individuo vive in simbiosi e gomito a gomito con persone diverse, in un clima pacifico e solidale. Ma siamo proprio sicuri che nessuno stia tramando niente, alle spalle di Erdély, dei suoi studenti e della preside colpita da una misteriosa maledizione che non la fa invecchiare?

    Edited by così. - 8/7/2013, 18:45
     
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